Un infortunio sul lavoro può verificarsi in qualsiasi momento, anche in ambienti considerati apparentemente sicuri. Questo evento imprevisto non solo impatta sulla salute e sulla produttività del lavoratore, ma comporta anche responsabilità legali ed economiche per il datore di lavoro. La comprensione delle normative che regolano gli infortuni sul lavoro è essenziale per garantire la tutela di tutte le parti coinvolte, prevenire il verificarsi di episodi simili in futuro e gestire correttamente eventuali situazioni critiche.
In questo articolo di Rs Ravenna esploreremo i principali aspetti relativi agli infortuni sul lavoro, includendo definizioni, procedure e obblighi, per fornire un quadro completo e utile a lavoratori, datori di lavoro e operatori del settore.
Cos'è l'infortunio sul lavoro?
Un infortunio sul lavoro è definito come un evento dannoso e improvviso che causa lesioni fisiche o psichiche a un lavoratore durante l'esecuzione delle sue mansioni o in circostanze legate al contesto lavorativo. La definizione di infortunio sul lavoro include sia gli incidenti che avvengono sul posto di lavoro sia quelli che si verificano durante il tragitto casa-lavoro, conosciuti come infortuni in itinere.
Perché un evento sia riconosciuto come infortunio sul lavoro, è necessario che sussistano alcuni requisiti, quali:
Imprevedibilità: l'evento deve essere accidentale e non intenzionale;
Connessione con l’attività lavorativa: deve esistere un nesso causale tra l’attività svolta e l’infortunio;
Lesione: l’evento deve aver causato una compromissione fisica o psichica per la persona coinvolta.
Gli infortuni sul lavoro possono variare notevolmente per tipologia e gravità. Esempi comuni includono cadute da scale o piattaforme, incidenti con macchinari, ustioni chimiche o termiche, e danni da esposizione a sostanze tossiche. Tuttavia, anche problematiche più insidiose, come i disturbi muscoloscheletrici derivanti da posture scorrette o sforzi ripetuti, possono rientrare in tale categoria.
Come funziona l'infortunio sul lavoro?
Quando si verifica un infortunio sul lavoro, l'intero processo di gestione è regolamentato da normative precise per garantire la corretta valutazione e la tutela del lavoratore. La procedura inizia con la segnalazione dell’infortunio e coinvolge diversi soggetti, tra cui il lavoratore, il datore di lavoro, l’INAIL e, in alcuni casi, le autorità di vigilanza competenti.
La denuncia dell’infortunio
Il datore di lavoro è obbligato a denunciare l’infortunio all’INAIL entro 48 ore dal ricevimento del certificato medico, mentre per gli infortuni mortali o particolarmente gravi la comunicazione deve avvenire immediatamente. Questo passaggio è fondamentale non solo per avviare le tutele assicurative, ma anche per garantire che l’evento venga correttamente registrato e analizzato.
Il ruolo dell’INAIL
L’INAIL interviene per valutare la natura dell’infortunio e stabilire le indennità spettanti al lavoratore. Questo include l’erogazione di compensi economici per il periodo di inabilità temporanea, oltre al risarcimento per eventuali danni permanenti. La valutazione dell’evento prevede anche accertamenti volti a determinare eventuali responsabilità.
Misure preventive
Un aspetto cruciale della gestione degli infortuni sul lavoro è l’adozione di misure preventive. Dopo ogni episodio, il datore di lavoro è tenuto a rivedere i protocolli di sicurezza, aggiornare la valutazione dei rischi e, se necessario, implementare nuove soluzioni per ridurre al minimo il rischio di incidenti futuri.
Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro?
In caso di infortunio sul lavoro, una gestione tempestiva e accurata è essenziale per tutelare i diritti del lavoratore e rispettare gli obblighi normativi. Ecco i passaggi principali che devono essere seguiti da tutte le parti coinvolte.
Cosa deve fare il lavoratore
Il primo passo per il lavoratore è informare immediatamente il proprio responsabile dell’accaduto. Questo passaggio è cruciale per garantire che il datore di lavoro possa avviare le procedure necessarie. Successivamente, il lavoratore deve recarsi presso una struttura sanitaria per ottenere una certificazione medica che attesti la natura delle lesioni e l’eventuale prognosi.
Cosa deve fare il datore di lavoro
Il datore di lavoro deve fornire un supporto immediato al lavoratore infortunato, assicurandosi che riceva l’assistenza medica necessaria. Inoltre, è tenuto a raccogliere tutti i dettagli relativi all’evento, comprese testimonianze e documentazione fotografica, per facilitare le verifiche successive. La denuncia all’INAIL deve essere inoltrata entro i termini previsti dalla legge.
Cosa devono fare i colleghi
I colleghi del lavoratore infortunato possono essere chiamati a fornire testimonianze sull’accaduto. Inoltre, è importante che vengano sensibilizzati sui rischi emersi dall’incidente per migliorare la sicurezza collettiva.
Chi paga per un infortunio sul lavoro?
La copertura economica per un infortunio sul lavoro è garantita principalmente dall’INAIL, che eroga indennità e risarcimenti al lavoratore infortunato. Tuttavia, il datore di lavoro ha una serie di obblighi economici, tra cui il pagamento del salario per i primi 3 giorni di assenza, salvo diverse disposizioni previste dal contratto collettivo applicabile. Per essere più precisi:
Responsabilità del datore di lavoro: in presenza di negligenze o violazioni delle normative sulla sicurezza, il datore di lavoro può essere chiamato a rispondere civilmente e penalmente per i danni subiti dal lavoratore. Questo include il risarcimento per i danni biologici, morali e patrimoniali;
Ruolo dell’INAIL: l’INAIL copre i costi relativi all’infortunio, inclusi i giorni di inabilità temporanea e i trattamenti riabilitativi. In caso di danni permanenti, può essere erogata una rendita vitalizia.
Quanto e come viene pagato un infortunio sul lavoro?
L’importo e le modalità di pagamento variano in base alla gravità dell’infortunio e alla durata dell’inabilità. L’INAIL eroga un’indennità giornaliera che copre una parte del salario perso dal lavoratore:
Per i primi 90 giorni, il lavoratore riceve il 60% della retribuzione media giornaliera;
Dal 91° giorno in poi, l’indennità sale al 75%.
Se l’infortunio comporta un danno permanente, l’INAIL calcola un indennizzo basato sulla tabella delle menomazioni. Per danni superiori al 16%, è prevista una rendita mensile.
In alcuni casi, il lavoratore può avviare anche un’azione legale per ottenere un risarcimento danni ulteriore dal datore di lavoro. Questa possibilità si applica quando l’infortunio è riconducibile a negligenza o violazione delle norme di sicurezza.
Conclusione
La corretta gestione degli infortuni sul lavoro è un dovere imprescindibile per ogni azienda, ma anche un’opportunità per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro e prevenire futuri incidenti. Comprendere le normative, rispettare le procedure e adottare misure preventive sono passi essenziali per tutelare i diritti di tutti.
Se sei interessato a garantire un ambiente lavorativo sicuro e conforme alle normative, RS Ravenna offre consulenze specialistiche, corsi di formazione e servizi su misura in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare, supportiamo le aziende nella gestione degli infortuni e nella prevenzione dei rischi con il nostro servizio di medicina del lavoro, con cui ci impegniamo a creare un clima lavorativo sicuro e produttivo.
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